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L’Ansia è un circolo vizioso

L’Ansia è un circolo vizioso

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La parola ansia deriva dal verbo latino “angere” che significa soffocare: chi ha provato le sensazioni fisiche di uno stato ansioso sa benissimo che la sensazione principale è quella di una costrizione generale che porta con sé una diffusa sensazione spiacevole come un soffocamento. Chi soffre di questo disturbo lo descrive come una sensazione del respiro che si accorcia, di una paura generalizzata, disorientamento, e anche difficoltà a concentrarsi e a svolgere azioni quotidiane ed usuali come le incombenze lavorative o i normali spostamenti. Questi sono solo alcuni dei sintomi che molte persone riportano come vissuto di uno stato ansioso, ma in generale è una sensazione di preoccupazione riguardo al futuro, o meglio una paura del futuro.

L’ansia è un disturbo molto frequente,  soprattutto nella società moderna dove i ritmi sono stressanti e le richieste in ambito lavorativo, relazionale o familiare sono molto alte. Quello che caratterizza principalmente l’ansia è di essere una “paura generalizzata senza oggetto” ossia un continuo stato di allarme che ci fa stare perennemente in tensione sia da un punto di vista fisico che mentale. Partendo dal presupposto che tutte le emozioni sono importanti e hanno come funzione fondamentale quella di preservarci da pericoli o situazioni difficili, il problema sorge quando vengono scollegate da un piano di realtà. Nel caso dell’ansia è assolutamente normale provarne un po’ in situazioni in cui dobbiamo essere prestanti, o quando la predizione di ciò che può accadere ci allerta, anzi può addirittura essere funzionale, il problema sorge quando c’è  un distaccamento dalla realtà e quindi si prova ansia anche in situazioni non connesse a motivazioni concrete o quando l’ansia viene generalizzati in molti ambiti di vita.

Secondo Psicologo britannico A. Wells l’ansia è un vero e proprio circolo vizioso che parte da un’interpretazione irrazionale di uno stimolo esterno o interno (dal pensiero) che viene percepito come pericoloso o con conseguenze catastrofiche. A questa prima interpretazione fanno seguito i pensieri anticipatori accompagnati da sintomi predittori della minaccia percepita ed una conseguente fuga dalla situazione che ci allontana sempre più dall’affrontare la realtà.

COME SI MANIFESTA L’ANSIA

I sintomi dell’ansia sono abbastanza vari e chi ne soffre può provarne solo alcuni o anche molti.

Tra i sintomi di tipo psicologico  soggetti riportano di provare  un senso di oppressione, un senso di insicurezza e di apprensione per il futuro, pensieri costanti di un futuro catastrofico e pericoloso.

Tra i sintomi fisici molti riconoscono palpitazioni, tremori tachicardia, insonnia, senso di soffocamento, mal di stomaco, problemi intestinali, sudorazione eccessivi e moltissimi altri sintomi psicosomatici collegabili allo stato d’ansia specifico.

QUANDO L’ANSIA SI PUO’ TRASFORMARE IN ATTACCO DI PANICO?

In alcuni casi questa ansia molto forte può sfociare in attacchi di panico veri e propri, caratterizzati da precisi momenti in cui l’ansia diventa così acuta e fuori controllo da provocare uno stato paralizzante e terrificante in cui spesso si ha la sensazione di non sopravvivere.

Bisogna ricordare comunque che il panico può insorgere anche in soggetti non estremamente ansioni in seguito a particolari eventi traumatici.

COME GESTIRE L’ANSIA E GLI ATTACCHI DI PANICO

La gestione dell’ansia e degli attacchi di panico è possibile e per alcuni versi doverosa perché i suoi sintomi sono talmente limitanti che spesso pregiudicano il normale svolgimento delle attività quotidiane.

Nel trattamento di queste sintomatologie mi affido ad alcune tecniche cognitivo comportamentali, per aiutare la persona che presenta questa sofferenza a gestire i momenti di crisi e ad acquisire delle modalità di autocontrollo su di esse. Nel contempo in genere propongo in contemporanea un percorso terapeutico per andare alla ricerca dei significati più profondi legati alla comparsa dell’ansia e del panico.

Il percorso per questa sintomatologia prevede una presa in carico attraverso una psicoterapia per andare ad individuare l’origine delle paure che provocano gli stati ansiosi, coadiuvata da tecniche di rilassamento e di consapevolezza del pensiero attraverso la Mindfulness. Queste tecniche, apprese durante le sedute, possono essere in seguito utilizzate anche nella vita quotidiana per gestire le situazioni di criticità e per modificare la consapevolezza del proprio modo di pensare.

Dott.ssa Loredana Luise

Ma ricordati sempre che i mostri non muoiono. Quello che muore è la paura che t’incutono.

Cesare Pavese

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